Furti a raffica in abitazioni e negozi

 

 

Dopo il colpo grosso nel centro commerciale L’Aquilone, prosegue l'ondata di furti nel centro storico, stavolta sono stati presi di mira abitazioni private, anche quelle inagibili, macchine e locali pubblici. I ladri hanno colpito in via Francesco De Marchi, nei pressi di via XX Settembre: portati via candelabri, conche, rame, cornici. I malviventi sono entrati in un appartamento muniti di fiamma ossidrica con cui hanno provato ad aprire una cassaforte. Le forze dell’ordine stanno seguendo una pista, secondo la quale questi colpi siano pianificati da operai stranieri e provenienti da fuori regione impegnati nei cantieri. Non a caso, durante le festività natalizie, i furti sono diminuiti, un calo messo in relazione ai cantieri chiusi. Intanto nella notte un furto è stato messo a segno nel bar Nurzia, in pieno centro storico, il primo esercizio a riaprire i battenti dopo il terremoto e già preso di mira in passato. La titolare Natalia Nurzia precisa che sono stati presi due computer e pochi spiccioli. I ladri sono entrati scardinando un portone. Ma non finisce qui. Infatti c’è stato un furto in un’abitazione di via Monterotondo, zona Colle Pretara, dove vivono studenti universitari. Ma i ladri hanno colpito anche a San Vittorino dove in un cortile è stata rubata una Citroen C3. Sempre a San Vittorino i ladri hanno spaccato i vetri di un furgone, appartenente a un artigiano, dal quale hanno prelevato degli attrezzi. I ladri hanno anche spaccato la vetrata di una pizzeria che si trova in via Amiternum. La polizia, inoltre, sta indagando su un atto vandalico commesso su una macchina parcheggiata vicino a Palazzo Paone in centro storico. Le telecamere potrebbero essere di aiuto per identificare i responsabili. La principale lamentela dei derubati sta nella considerazione che, visto che nessuno lascia più in casa e nei negozi contanti o oggetti di particolare valore, i veri danni sono rappresentati dal fatto di dover spendere somme per riparare porte e finestre o vetrine rotte. «Quando subii un furto», racconta un commerciante che si fa portavoce di molti colleghi, «spesi 10mila euro soltanto per i danni».



 



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