Una vasca rupestre di pigiatura nel territorio di Assergi




Le vasche rupestri di pigiatura sono un patrimonio storico territoriale risalente al I secolo A. C., utilizzato dalle popolazioni del tempo per la pigiatura delle uve.

Nel territorio di Assergi, vicino alla statale che porta alla base funivia, prima della curva che conduce al passo delle Capannelle, esiste una vasca scavata in un masso collegata da un colatoio ad un piccolo serbatoio di raccolta ora parzialmente frantumato. C’e un ampio spiazzo pianeggiante realizzato con i detriti del traforo, scendendo a piedi, sulla destra verso i terreni incolti, si trova la vasca scavata in un masso erratico

Fausto Rapiti, che è nato ad Assergi ma vive a Montesilvano, conosce la vasca perché da ragazzo il padre Attilio e il nonno Giovanni detto "Juvannit" lo portavano in quella vasca rupestre.

Anni fa Fausto ha scritto alla direzione del Parco, allegando anche delle foto, ma non ha mai avuto risposta.

Nel mese di Giugno 2015, è stata ristampata una nuova edizione del libro : “Vasche rupestri di pigiatura”, realizzato da  Edoardo Micati e Roberto Tonelli.
Prima della stampa Fausto ha invitato gli autori ad Assergi per far visionare la vasca, che con grande sorpresa è stata trovata ripulita dal pietrisco che la ricolmava.  La vasca rupestre di Assergi, è stata inserita nella pubblicazione, con allegata una foto e la piantina. La pubblicazione ha confermato che quella di Assergi è' la vasca situata a  maggior altitudine in Abruzzo.


 



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