Incendio doloso appiccato con la benzina, fienile distrutto dal fuoco

Oltre mille rotoballe di fieno sono andate distrutte la scorsa notte a San Giovanni Paganica di Montereale in un incendio appiccato al deposito dell’azienda agricola Corona, di proprietà dei fratelli Lorenzo e Giovanni. Un incendio di natura dolosa, ne sono convinti i due fratelli che ieri pomeriggio si aggiravano tra i rottami della loro azienda e anche i carabinieri di Montereale, che indagano sulla vicenda, e i vigili del fuoco. Ignoti avrebbero versato della benzina per appiccare l’incendio che è andato avanti per lunghe ore e che ha tenuto impegnati i vigili del fuoco, arrivati dall’Aquila, fino al pomeriggio di ieri. Nell’allevamento ci sono 150 mucche da latte, e il fieno è fondamentale per poterle nutrire durante i mesi invernali. L’incendio, oltre a distruggere praticamente tutto il materiale accatastato, ha distrutto anche buona parte del deposito. Un duro colpo per aziende agricole che ogni giorno devono fare i conti con la crisi, con i costi che sono quintuplicati negli ultimi anni. Molti abitanti sono arrivati per portare la loro solidarietà ai due fratelli, e per incoraggiarli a non mollare. Alcuni vicini hanno anche mostrato l’intenzione di chiedere aiuto agli allevatori del comprensorio per recuperare il fieno necessario. «Non sarà facile», racconta un allevatore del posto, «perché quest’anno il fieno scarseggia, ma noi proveremo lo stesso ad aiutarli». Polemiche tra i residenti nell’Alta Valle dell’Aterno perché a Montereale è attivo un distaccamento avanzato dei vigili del fuoco, che però non funzionerebbe a pieno regime. «Lo spegnimento sarebbe partito prima se la nostra struttura fosse stata dotata di tutti gli strumenti necessari», si sfogano alcuni cittadini. «Inoltre, le auto parcheggiate male lungo la strada nel corso della festa hanno ostacolato le operazioni. Per arrivare dall’Aquila ci vuole tempo, i vigili del fuoco hanno fatto del loro meglio per fronteggiare l’incendio ma è stato troppo tardi».

 



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