Eco Trail del Gran sasso: la cronaca

( Scritto da Caterina Fusco) - Domenica 22 agosto, a Fonte Cerreto, ai piedi del Gran Sasso, si è svolta la quarta edizione dell’Eco Trail del Gran Sasso, inserito nel circuito del Parks Trail e, considerato, uno dei più duri d’Italia, per il suo chilometro in verticale.Arrivata in zona partenza, cerco di capire come si sviluppa il percorso, di immaginare questo famigerato km in verticale, chiedo, ma nessuno mi sa dare indicazioni precise, mi dicono che bisogna salire sulla cresta, ma non riesco a vedere che strada si fa.

Mentre, tento di venirne a capo, un signore, pronto per correre mi dice di seguirlo e mi porta  dietro la funivia e mi indica il km verticale. Io continuo a non capire e lui mi fa: “vedi la funivia dove arriva?ecco, noi correremo, anzi cammineremo proprio là sotto, ai piedi della funivia, fin su in alto!”. Finalmente ho capito, dove dovessero passare per arrivare sulla cresta.

 

Ho provato fatica solo ad alzare la testa e a guardare il percorso, non oso immaginare cosa abbia provato chi, lassù, ci è arrivato a piedi. Un tratto di circa 3 km con un dislivello di 1000m che, i più forti impiegano 45-50 minuti a percorrere, mentre ,la media di percorrenza ,è di circa un’ora, per la maggior parte degli atleti.

Un percorso totale di circa 15,5 km, con una prima parte molto dura in salita e, una seconda parte, molto tecnica, in discesa. Tutti gli atleti al traguardo, dopo aver recuperato il fiato, raccontavano, con entusiasmo, le bellezze dei luoghi ,attraversati in gara e, solo dopo, si ricordavano di quanto fosse stato duro arrivare in cima. Grazia a fine gara mi dice: “arrivare in cima è dura, davvero molto dura, ma quando stai su, provi una grande soddisfazione!”. Qualche atleta ha lamentato che sul tracciato, in discesa, ci fossero troppe occasioni per tagliare il percorso, andando fuori dal sentiero battuto e che, non ci fosse nessuno ad impedire che, i più avvezzi di questi luoghi, scendessero giù in picchiata, senza seguire le indicazioni del percorso, ma si sa, la discesa va saputa correre e, chi sa farlo, è giusto che osi, sempre, però, nel rispetto delle regole.

Tra gli uomini ha vinto Alessando De Paulis, con l’ottimo tempo di 1h38’46”, secondo posto per Paolo Boccabela e, al terzo posto, Pierino Barbonetti, classe 1948 e ancora tanta voglia di correre i trail. Tra le donne Paola Antonelli si aggiudica la gara in 2h 23’05, davanti a Giuseppina Franzone e  ad Elisabetta Andrreassi.

169 gli atleti iscritti e 163 quelli arrivati, con una bassa percentuale di ritirati e tanto entusiasmo di coloro che sono arrivati al traguardo. Qualche caduta e qualche escoriazione, fanno parte di questo tipo di gara, ma nessun incidente grave e, alla fine tutti a mangiare insalata di riso e cocomero, godendosi un sole caldo, ma non afoso, ai piedi del Gran Sasso.



Condividi

    



Commenta L'Articolo