Auto contro cinghiale, automobilista ferito

Un provvedimento urgente per arginare il fenomeno della presenza di cinghiali, soprattutto in prossimità dei centri abitati. A sollecitare la prefettura dell’Aquila, con una nota ufficiale, è il presidente del Cospa Abruzzo Dino Rossi, dopo l’ennesimo episodio avvenuto, l’altra notte, a Capestrano. Un richiamo alla tutela della pubblica incolumità. «Quanti morti ci devono ancora essere, prima che la prefettura si adoperi e tutti gli enti preposti assumano provvedimenti tempestivi ed efficaci per la riduzione degli animali selvatici?», si chiede Rossi. L’ultimo incidente, causato da un cinghiale, è avvenuto domenica sera sulla statale 153, nel territorio comunale di Capestrano, all’interno del parco Gran Sasso-Monti della Laga. Una berlina si è scontrata con un grosso cinghiale, morto sul colpo. Nell’impatto i passeggeri hanno riportato leggere ferite. «Il tutto», incalza Rossi, «per la negligenza del Parco, che non si decide ad autorizzare l’abbattimento dei cinghiali all’interno dell’area protetta. A nulla è servito il posizionamento delle gabbie all’interno dell’area protetta: il proliferare di cinghiali, con l’aggravio dell’introduzione di altri animali non autoctoni in violazioni delle leggi venatorie, come cervi e caprioli, sta creando una situazione pericolosa per l’incolumità pubblica. Solo qualche mese fa, sempre sullo stesso tratto di strada, si è verificato un altro incidente con un grosso cervo». Il problema dei cinghiali è esploso, quest’estate, in maniera deflagrante su tutto il territorio nazionale. E ha provocato anche una vittima in città: il giovane tabaccaio Cristian Carosi vittima di un incidente sulla statale 80. «Sono numerose le sollecitazioni inoltrate da questa associazione alla prefettura dell’Aquila», conclude Rossi. «Se dovessero verificarsi altri incidenti, quest’associazione presenterà querela nei confronti di tutte le istituzioni coinvolte».

 



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