Assergi, crolli imminenti e pastoie burocratiche...(di Sante Acitelli)

Premessa: sono erede di quella che fu la casa dei miei avi, oggi terremotata con tipologia E (gravemente danneggiata), volte crollate, mura aperte e spaccate tanto da poterci passare dentro, scale pericolanti; il tetto sta implodendo con le travi spezzate che non sorreggono più il peso dell’impiantito e delle tegole; dopo 6 anni è sempre peggio e sta scivolano verso il lato strada.

crollerà, perchè è sicuro che crollerà e, quando succederà sarà all’improvviso e si riverserà sulla strada con il rischio di travolgere le persone che potrebbero passare e la certezza di travolgere anche la messa in sicurezza della casa di fronte mettendo a rischio anche quella struttura.

bene (per modo di dire)! sono entrato in casa, ho visto quanto sopra riportato ed ho telefonato ai vigili del fuoco informandoli del rischio crollo; sono venuti (addirittura un’autobotte con 5 vigili), mi hanno chiesto i documenti ed il titolo di proprietà e mi hanno notificato una bella diffida ad entrare in quella che era la mia casa!!!!!!!! rispondo che se non entravo in casa non avrei potuto informarli del pericolo, addirittura il capo squadra ha impedito ai colleghi di entrare per l’entità del pericolo stesso……

la risposta è stata: questa è la norma, purtroppo la devo diffidare!

premetto anche che sono un estimatore dei vigili del fuoco, gente seria, preparata e, cosa ormai rara, gente di buon senso e quindi nulla da eccepire sul loro operato

ho chiesto: ma allora cosa devo fare? ecco le procedure:

essendo anche presidente del consorzio che riunisce le unità immobiliari dell’aggregato individuato dall’allora protezione civile, come proprietario devo mandarmi una raccomandata per informarmi come presidente della necessità di intervento di messa in sicurezza

come presidente, per raccomandata, devo informare la direzione dei lavori individuato nella domanda di contributo che a sua volta informerà il responsabile per la sicurezza il quale comunicherà al comune di L’Aquila la richiesta di sopralluogo insieme ai tecnici della ditta incaricata per i lavori di ricostruzione come da richiesta di contributo

il comune (forse dopo un anno o giù di lì) risponderà affermativamente e provvederà a mandare una pattuglia della polizia locale per controllo

i tecnici valuteranno il da farsi e, se lo riterranno fattibile, effettueranno i lavori di messa in sicurezza, io dovrò soltanto PAGARE l’intervento!!!!!!!!!!

nel frattempo il tetto sarà già crollato sperando non abbia travolto qualche passante e non abbia indebolito la casa di fronte!

queste  le procedure per la prevenzione di un rischio!!!!!!!!!!! e poi sento politicanti che si sciacquano la bocca con paroloni come la riforma della pubblica amministrazione!!! come diceva Totò? ma mi faccia il piacere ……. mi faccia!

a margine: adesso a L’Aquila va di moda dibattere sul dare o non dare le case del progetto C.A.S.E. (quelle di Berlusconi per intenderci) che prima o poi dovranno essere lasciate dagli assegnatari ai MIGRANTI!!!!!!!!!! cioè io ho perso casa e come non residente non ho diritto all’assegnazione e poi si pensa di darle ai migranti? e le tasse che ho pagato finora? e perchè non assegnarle ai non residenti????? misteri della (s)politica!!!!!!

cifone


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo