Dal dramma la speranza, gli occhi di Laura continuano a vivere

 

 

 

 

Un gesto di grande generosità nel momento del dolore più grande della loro vita: i familiari di Laura Cestroni, morta a 24 anni per una grave malattia, hanno dato il via libera all’espianto delle cornee della ragazza. «Non ci hanno detto a chi andranno per via della privacy», dice una familiare. «Sappiamo soltanto che sono dirette al Nord Italia e qualcuno, adesso, potrà tornare a vedere grazie a lei». L’espianto è stato eseguito da un’equipe medica multidisciplinare dell’ospedale regionale “San Salvatore” che è collegata a una rete che dispensa in modo appropriato le donazioni d’organo. All’Aquila, infatti, esiste un importante Centro di riferimento della Banca degli occhi. Tutte le persone dai 3 ai 74 anni di età sono considerati potenziali donatori di cornee. Ci sono alcuni criteri di esclusione che, però, in questo caso, non riguardavano la giovane aquilana di cui domenica scorsa sono stati celebrati i funerali nella chiesa parrocchiale di San Sisto stracolma di gente. La tragedia di Laura si è consumata in tempi molto brevi. Vale la pena ricordare la storia che ha commosso non solo chi la conosceva, ma tutta la città: venti giorni fa, con alcuni familiari, la giovane si era lamentata a causa di alcuni forti mal di testa che non le davano tregua. Una volta in ospedale, per gli opportuni accertamenti, è arrivata la drammatica scoperta della malattia, gravissima, che non dà scampo. Se n’è andata così, in pochissimo tempo e dopo un ultimo, disperato tentativo d’intervento chirurgico avvenuto all’ospedale regionale “San Salvatore” dell’Aquila. Laura aveva 24 anni, una vita normale, un fidanzato, Maurizio, due genitori che l’adoravano, la mamma Silvana e il papà Pierpaolo, dipendente in una ditta che produce infissi. Aveva tanti sogni, tra i quali anche quello, espresso attraverso la rete di amicizie su Facebook, di rivedere, un giorno, la città dell’Aquila finalmente ricostruita dopo la devastazione operata dal terremoto. Ma il destino crudele ha infranto i suoi sogni e quelli dei suoi familiari i quali, però, hanno trovato la forza di portare avanti l’iter della donazione delle cornee. Domenica pomeriggio c’è stato il commovente addio alla ragazza, nella chiesa parrocchiale di San Sisto, dove, per l’ultimo saluto a Laura sono stati lanciati in cielo, dopo la funzione, alcuni palloncini bianchi. L’uscita del feretro è stata salutata da un commosso applauso. Centinaia di persone si sono strette intorno alla famiglia e in particolare al padre della ragazza. La mamma della giovane sta combattendo, proprio in queste ore, un’altra battaglia in ospedale. L’omelia è stata pronunciata dal nuovo parroco di San Sisto padre Fabrizio Ciampicali, il quale ha avuto parole di conforto per i familiari e tutti i suoi amici uniti dal dolore invitando a fare silenzio di fronte a quelli che sono stati definiti dal sacerdote «cammini incomprensibili».

- da Il Centro -


 



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